MADE IN ITALY E DIGITAL MANUFACTURING VERSO INDUSTRIA 4.0

Manifattura e Digitale, sembrano un ossimoro! L’imprenditore deve imparare a far coesistere questi due processi e trasformarli in una forza che cresce in maniera più che proporzionale, per restare competitivi. Vediamo come.

Il processo di trasformazione digitale dell’impresa e di digitalizzazione delle attività produttive è attivo, ma deve ancora giungere a maturazione: il 63% delle imprese manifatturiere ha già attivato un progetto di digitalizzazione dei processi aziendali e il 48% ha un progetto di Digital Manufacturing (la digitalizzazione applicata specificamente ai processi manifatturieri). È quanto emerge, in sintesi, da un’analisi sullo stato dell’arte del Digital Manufacturing in Italia svolta dal Devo Lab, il laboratorio su Digital Enterprise Value and Organization della SDA Bocconi, e SAP Italia. Una ricerca che si è focalizzata su 1200 aziende manifatturiere di medie dimensioni e basata su interviste telefoniche effettuate a cavallo del lancio del piano Calenda.

 

 

Gli obiettivi della digitalizzazione sono:

  • maggior efficienza e produttività
  • maggior coordinamento interno
  • miglior qualità di prodotti o processi
  • soddisfazione clienti
  • miglior processi decisionali.

Mentre i principali obiettivi del Digital Manufacturing sono:

  • aumento della produttività del lavoro
  • aumento della qualità di prodotti e processi
  • miglior utilizzo degli asset produttivi e maggior flessibilità produttiva.

 

 

http://www.innovationpost.it/2017/04/19/la-digital-transformation-nel-settore-manifatturiero-iniziata/

 

Ma come si sposa tutto questo con il contesto italiano, in cui l’artigianalità è sinonimo di qualità e le imprese spese Piccole o Medie, nascono su basi culturali forti che derivano dal tramandare del sapere per generazioni e generazioni?

Partiamo dal presupposto che acquistare un prodotto Made in Italy è spesso sinonimo di acquisto di una parta di cultura italiana. Questa è stata ed è la fortuna delle nostre imprese artigiane, di qualsiasi dimensione. Ma l’evoluzione digitale avanza, volenti o nolenti gli imprenditori devono fare i conti con una globalizzazione dirompente, che spesso cammina più veloce dell’adeguamento necessario per mantenere il posizione sul mercato.

Purtroppo i tempi della confort zone sono terminati, è necessario fare i conti con la Manifattura Digitale, chi meglio degli artigiani può trasmettere il sapere? Il problema è che questo know how deve essere codificato in stringhe interminabili di zero ed uno, per cui c’è bisogno di codificatori del sapere, che riescano a formalizzare il patrimonio di conoscenza delle società e trasformare almeno parte del business valorizzando le informazioni che derivano da questo processo.

Quando si parla di digitalizzazione non si può parlare solo di processi o solo di prodotti perché dall’intersezione tra questi due insiemi nasce la “digital transformation”, che prevede “l’integrazione delle tecnologie digitali in tutti gli ambiti dell’azienda, con una visione chiara e complessiva” (Salviotti).

L’Italia sta provando tramite un Piano denominato Industria 4.0, a compiere in modo quanto più rapido possibile il passaggio verso la quarta rivoluzione industriale.

Ci troviamo spesso di fronte a situazioni complesse in cui l’imprenditore completamente analogico si “scontra” con nuove generazioni di nativi digitali, al centro troviamo la conoscenza profonda di prodotti e processi, spesso non replicabili. Ma nei prossimi anni ci troveremo di fronte ad un cambio di passo, e come per qualsiasi situazione, chi più riuscirà ad adeguarsi al sistema riuscirà a resistere e trarne profitto. Una situazione molto complessa in cui spesso gli sguardi puntano a direzioni differenti, ma la rotta è tracciata, ogni azienda ha un potenziale da valorizzare, lo Stato incentiva questa trasformazione, per cui è necessaria la giusta consapevolezza e determinazione.

Per concludere possiamo semplicemente dire che non esiste una ricetta, perché essa risiede in ciascuna azienda, esiste un opportunità denominata Industria 4.0 che è necessario comprendere ed utilizzare al meglio per guardare al domani oltre i confini territoriali ma mantenendo saldi i propri punti di forza.